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Come realizziamo il carbone

La tecnica di preparazione della carbonaia che l’INDUSTRIA BOSCHIVA FELICE TOMMASO adotta è quella classica. Il legname, di cerro prevalentemente, proveniente da foreste molisane gestite dall’omonima ditta in modo Eco-Sostenibile viene trasportato dalla foresta alla sede di preparazione e gestione della “catozza”. A trasporto ultimato nell’area predisposta alla messa in opera i Mastri Carbonai iniziano la preparazione classica della catozza la quale prevede la costruzione di una “montagnella” di legna con un foro centrale in cui inserire piccoli pezzi di legno necessari all’accensione del cumulo, l’ammasso di legna a forma conica viene poi coperto con scaglie di corteccia oppure con della paglia di cereali ed infine coperta con uno strato di terra finissima generalmente terra arenaria o tufo (a volte di colore nero a causa delle precedenti lavorazioni). Dopo l’accensione, la fase di cottura dura all’incirca 10-15 giorni a seconda della quantità di legna adoperata. Durante questa fase i Mastri Carbonai lavorano giorno e notte controllando che la catozza bruci bene con poco ossigeno secondo il principio della pirolisi per così dire. Durante tutto il tempo della cottura i Mastri Carbonai si assicurano che il processo di pirolisi della catozza sia ottimale praticando dei fori e/o occultandoli a seconda dell’evolversi del processo che prevede un abbassamento del cumulo di legna. Trascorsa la fase della cottura c’è la fase del riposo e dello stoccaggio. Durante questa fase si effettua la scarbonizzazione che sempre a seconda della grandezza della catozza richiedi 1-2 giorni. L’insacchettamento avviene su diverse scale di misura, ovvero vengono previsti sacchi da 35 Kg in juta, sacchi da 20 Kg in plastica e poi sacchi da 2-5-10 Kg in carta spesso commercializzati in supermercati o grandi magazzini. La terra di copertura della catozza, una volta ultimato il processo, viene adoperata per colture biologiche in quanto è ricca di azoto (N2) e altri sali minerali provenienti dal processo di pirolizzazione della legna. Il particolato fine (carbone sminuzzato meccanicamente a causa degli urti) può essere impiegato nei terreni da coltura in quanto trattiene acqua e rende la terra, spesso arida, più friabile e sabbiosa, e quindi facilmente lavorabile.

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